CONFERENZA STAMPA DI PATRON VAVASSORI: "LA PAROLA D'ORDINE E' POSITIVITA'!"

Nella conferenza stampa tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi, patron Vavassori ha scelto una frase cara a Vasco Rossi per introdurre l'incontro: "Sono ancora qua". E per fortuna aggiungiamo noi, diversamente starebbero passando i titoli di coda visto che l'eterogenea cordata che ambiva alla Pro Patria si è sciolta come neve al sole. Il patron, vorrebbe dire molto di come sono andate le cose con questa cordata, ma vincoli di segretezza ancora opportunamente rispettati cuciono la sua bocca.Ma, un giorno, promette Vavassori, si saprà e allora ci sarà da divertirsi.
Tanta voglia di andare via del patron per i motivi a tutti noti, ma anche tanta voglia di ricominciare e non solo per un anno, ma a condizioni chiare. La password che permetterà di aprire il file del futuro è oggi a tutti nota: "Positività". La chiede il patron che vorrebbe un passo in avanti da parte di tutti, tifosi per primi, per sostenere chi va in campo e chi sta sul ponte di comando cercando di remare tutti insieme verso un'unica direzione. "Ho sentito e letto molte cose inesatte nei miei confronti, gente mai incontrata alla quale venivo accostato, offese alla mia persona, al mio staff, richiami nostalgici a chi c'era prima di me, ho avvertito senso di liberazione in qualcuno quando ho deciso di andarmene. Tutto questo lo ritengo non meritato in quanto i risultati parlano per me e di soldi ne ho messi molti. Vorrei una cultura sportiva diversa che tenga conto degli sforzi economici, ma anche delle sensibilità dei giocatori, immaginate che siano vostri figli e pensate a cosa provano quando leggono commenti di un certo tipo su stampa e siti o si sentono poco amati dai tifosi". Il patron e il direttore generale Raffaele Ferrara puntualizzano che ovviamente ci si sta riferendo ad una parte di tifoseria e non a tutta, ma il desiderio è quello di costruire un ambiente positivo a largo raggio che possa essere il valore aggiunto che inviti a proseguire nello sviluppo del progetto.
Quanto all'aiuto degli imprenditori locali, il patron dopo aver vissuto umiliazioni quando in tempi passati ha condiviso il progetto con le realtà industriali locali senza nessun feed back positivo, vuole sperare in un inizio di collaborazione: "Non pretendo la luna, ma un segnale-dice Vavassori- mi basterebbe questo per poter prolungare la mia permanenza a Busto".
"Non sono tornato per un anno, forse per meno, forse per di più-continua il patron-, se le condizioni poste verranno rispettate non avrò motivo per abbandonare la Pro Patria, diversamente lo farei senza dubbi e questa volta senza ripensamenti".
Il direttore generale Raffaele Ferrara nel confermare che in questi giorni l'Amministrazione comunale ha dato segni positivi su questo fronte, si addentra nella vicenda tecnica e svela i piani del futuro: " Faremo una squadra con i giovani, ma con ambizioni di occupare la parte sinistra della classifica. Non competeremo con Cremonese e Lecce, ma ce la giocheremo con altri. Il nuovo mister sarà un giovane che ha allenato una squadra primavera". Non si escludono promozioni interne dal settore giovanile. Sul fronte giocatori, Sala è già a Terni, quattro sono gli incedibili e altri arriveranno presto. Chi abbiamo lasciato andare via non ritenevamo potessero avere un ruolo da protagonisti in prima divisione. per gli altri si valuteranno di volta in volta le richieste
Il ritiro sarà ad Arona e inizierà sabato prossimo".
L'aspettativa del patron a riguardo degli abbonamenti: " Mi piacerebbe arrivare a 1000 abbonamenti, ma vanno bene anche 880, l'importante è che se ne facciano di più dello scorso anno".
In sintesi: positività, è questo il contributo che i tifosi possono versare al patron per dare entusiasmo a questa nuova avventura e crediamo che questo onere sia a portata di tutti.
Dopo anni avremo la possibilità di gustarci di nuovo un calcio di categoria superiore allo Speroni, rovinarlo sarebbe deleterio. Per cui, adesso che ci sono certezze, diamo un calcio al passato e viviamo insieme una stagione appassionante. I tifosi non hanno capitali da investire nella Pro Patria, ma la loro passione è unica al mondo e forse questa volta c'è l'occasione per dimostrarla a tutti, non a parole, ma con i fatti.
Flavio Vergani