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Succedono cose impossibili, incredibili e persino inspiegabili a Legnago dove la Pro Patria pareggia per uno a uno con i padroni di casa.

La coppia Castelli-Stanzani con all'attivo otto reti in due, lascia spazio alla coppia Pitou-Parker con all'attivo zero reti in due, lo stesso Stanzani trova il modo di non giocare non solo questa partita, ma anche la prossima per una incredibile, inaccettabile e inspiegabile espulsione dalla panchina e che i padroni di casa, davvero mediocri, riescono a segnare una rete tirando una volta in porta durante tutta la partita.
Assegnate voi, cari lettori, le singole categorie ai fatti citati, dove l'incredibile, dove l'inspiegabile e dove l'impossibile, quello che rimane è una classifica anemica e l'ennesimo rinvio della vittoria.
Davvero poca cosa questo Legnago che nel primo tempo è stato praticamente inesistente e nel secondo tempo svegliatosi solo dopo la rete di Pitou, che imbeccato da Ndreka,  portava in vantaggio i tigrotti. Poi, la solita fragilità difensiva biancoblu consentiva ai padroni di casa di pareggiare con Rocco, appena sei minuti dopo, grazie ad un assist dello stesso Ndreka che per evitare un calcio d'angolo, rimetteva in gioco la palla con conseguente goal subito.
Mister Colombo alla vigilia aveva annunciato qualche possibile soluzione tattica differente, sarà per la prossima volta, visto che in campo nulla di diverso è accaduto dal solito. Attaccanti evanescenti, centrocampo di fatica senza uno straccio di qualità, difesa perforabile alla prima occasione. Insomma, niente di nuovo su questi schermi. Il tempo passa, ma la realtà rimane identica e probabilmente in via Cà Bianca si punta tutto sul mercato di gennaio, evitando ogni altra decisione, sperando che non sia troppo tardi e che esista un budget importante per mettere mano ad una rosa altamente deludente, sia nella qualità del gioco che appare davvero elementare nella sua interpretazione di base, sia nella capacità di modificarsi per trovare soluzioni vincenti.
Ogni partita è la copia della precedente, anche se i più ottimisti tentano sempre di trovare un motivo per chiudere gli occhi di fronte alla realtà dei numeri. Una volta non piace l'arbitro, un'altra volta mancano presunti fuori categoria, che di fuori categoria hanno solo la presunzione, altre volte si riempiono bicchieri mezzi vuoti fino a farli diventare pieni amplificando dettagli insignificanti o fatti casuali vestendoli con bilici di speranze disattese al primo refolo di vento.
Oggi, la realtà dice che non si è vinto contro una squadra mediocre, che non ha fatto niente al quadrato per tutta la partita e non si è vinto nonostante il vantaggio tigrotto, difeso per soli sei minuti. Prima di dare insufficienze all'arbitro, sarebbe il caso di pensare a tutte le altre insufficienze o al motivo per il quale una gara del genere si sia stata affrontata con i due attaccanti più prolifici relegati in panchina, uno dei quali, nel turno scorso era entrato proprio dalla panchina pareggiando la partita. Cosa bisogna fare per garantirsi un posto da titolare in questa squadra vittima di un turn over indiscriminato che penalizza chi merita a favore di chissà quale obiettivo da perseguire in chissà quale modo?
Turn over che anche questa volta non ha pagato, questo pareggio è una mezza sconfitta, al di là di ogni altro commento che, come spesso accade recentemente, fa mettere in dubbio di aver visto la stessa partita. Ovviamente, chi ne ha vista una diversa sono sempre gli altri, anche se i numeri ormai da tempo sembrano essere proprio dalla parte di questi altri. Tifosi che attoniti hanno ascoltato le dichiarazioni dell'allenatore nel dopo Pro Patria Fiorenzuola rimanendo allibiti di fronte a tanta positività.
Oggi, probabilmente si parlerà dell'arbitro in prima istanza e di buona partita subito dopo, ma il risultato è sempre lo stesso. Con i se e con i ma, con le recriminazioni e la autoassoluzioni non ci si salva. Serve altro, molto altro.
Flavio Vergani

 LEGNAGO SALUS-PRO PATRIA 1-1 (0-0)

Reti: 3′ st Pitou (PPA), 9′ st Rocco (LEG)

Legnago Salus (3-4-1-2): Fortin; Sbampato (12′ st Martic), Motoc, Noce; Travaglini, Franzolini, Diaby, Ruggeri (12′ st Mazzali); Van Ransbeeck; Svidercoschi (22′ st Buric), Rocco. A disposizione: Businarolo, Pelagatti, Sambou, Giani, Casarotti, Sternieri, Tabue. Allenatore: Donati.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Minelli, Lombardoni, Moretti; Somma (24′ st Vaghi), Marano (24′ st Citterio), Fietta (30′ st Nicco), Ferri, Ndrecka; Parker (36′ st Renault), Pitou (36′ st Castelli). A disposizione: Mangano, Saporetti, Bashi, Stanzani, Piran, Caluschi, Zanaboni. Allenatore: Colombo.

Ammoniti: Ruggeri (LEG), Parker (PPA), Pitou (PPA), Franzolini (LEG), Rovida (PPA)
Espulso: 37′ pt Stanzani (PPA) – dalla panchina

Arbitro: Di Loreto di Terni
Collaboratori: Checchi di Roma 1 e Mambelli di Cesena
IV Ufficiale: Muccignato di Pordenone

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