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CUFFIE COLORATE:

Giro di campo un'ora prima della partita a stadio chiuso per le "Cuffie Colorate Pad" associazione bustocca che si impegna per favorire i disabili nel praticare attività sportiva.

Questo in occasione della Giornata Internazionale delle disabilità.

Decisione imposta dai delegati della Lega che hanno messo a terra nel modo peggiore la famosa mission della serie C in ambiti di inclusione, di socialità dello sport e attenzione ai più giovani, complimenti per la miopia. Ci vuole un bel coraggio far sfilare dei ragazzi a stadio vuoto chissà per paura di cosa. Almeno il quarto uomo è inutile ma non incide, questi invece fanno danni! Il dovere sarebbe di far notare con sdegno quanto accaduto e non di minimizzare con la solita storia del " va bene lo stesso" e del "è stato bello lo stesso", giusto per non schierarsi mai diventando complici di scelte irrispettose per i ragazzi, i genitori e il pubblico.

MAGLIA NERA

Ormai quasi un'abitudine, nella serie C che si vanta della parola professionista, arrivano squadre senza una seconda maglia utile per differenziarsi da quella dei locali. Dopo il Lecco qualche tempo fa e il Trento qualche settimana fa, ecco l'Atalanta U23 che costringe i tigrotti al Black Saturday fuori programma. Difficile pensarci prima? Tutti daltonici a Bergamo? Chiamalo professionismo, neppure all'oratorio succedono queste cose.

CERCASI CESTELLO DECIMA PUNTATA

Qualcuno dice che in settimana c'è stato l'ennesimo fine tuning dell'impianto audio dello "Speroni". Dovrebbe essere il terzo in poche settimane, peccato che l'unica cosa che serve fare non è stata fatta. Ossia, trovare il famoso "cestello" per salire in quota e girare qualche altoparlante verso i distinti coperti dove non si sente una cippa. Neppure le informazioni di "legge" che la Lega impone di leggere e che i tifosi dovrebbero sentire. Insomma, bordeline con le regole, ma questo sembra essere problema irrisolvibile per la città dello sport che da tempo cerca un cestello per arrivare lassù dove volano le aquile. Ci dicono che l'impresa Catania ha il cestello, ci dicono che il Pro Patria Club è pronto a pagare l'intervento, chissà cosa ancora manca per risolvere il problema. Dopo quasi un anno la Pro Patria è riuscita a vincere allo "Speroni", adesso rimane il tabù altoparlante che da anni, dicasi da anni, è zoppicante. Mission impossibile per Agesp?


DAI, CE L'AVETE QUASI FATTA

Dalla foto è possibile notare che l'obiettivo "tutti a casa olè", sposato dalla Lega è quasi centrato. Partite alle 18,30 di sabato, meglio se feriali, sono le armi utilizzate finora, il vento gelido di oggi un inaspettato alleato. Qualcuno che conosciamo ha preferito la "vespertina" delle 18 al Redentore, altri meno cattolici il comodo divano fin da subito. Tutto come previsto, quanto ci fanno tenerezza quelli che ancora ci credono e  reclamano pensando ad errori strategici e a miopi di chi decide gli orari. Fatevene una ragione, è tutto pianificato, pensato e realizzato con precisa strategia, andare in trasferta diventa un problema? Non è obbligatorio farlo e se non si riesce ad andare neppure in casa, meglio così.

 Queste le ipotetiche risposte dei signori del palazzo che con una manciata di euro dati alle società le hanno zittite, proseguendo indisturbati nel progetto svuotastadi che sta andando a gonfie vele. Con questo vento poi...

Flavio Vergani

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